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Blades in the Dark – Finalmente in Italia

Blades in the Dark finalmente trova, oserei anche dire, la sua localizzazione in Italia (potete sbirciare qua il sito), e lo fa grazie alla neonata Grumpy Bear. Siete emozionati? Prima di andare a disturbare le menti che sono dietro alla diffusione italiana di Blades in the Dark, vediamo di spendere qualche parola sul gioco.

Due parole su Blades in the Dark

Il titolo, ideato da John Harper, grazie a meccaniche innovative e uniche nel panorama del GDR indie, ha conquistato una nutrita schiera di giocatori dal lancio del manuale sulla piattaforma Kickstarter (con 179,280 dollari raccolti e quasi 4.000 sostenitori durante la campagna), vincendo anche il Golden Geek RPG of the Year nel 2015 e l’Indie RPG of the Year nel 2016.

Blades in the Dark è un GDR di stampo Fantasy che vi catapulta nell’immaginaria città di Doskvol. Questa è una metropoli del 19° secolo, in cui tecnologia e fantasy urbano si combinano tra loro creando un ambientazione davvero intrigante.
Nei panni di membri di una vera e propria gang di strada, muoverete i vostri passi in una città costantemente immersa nell’ombra. In seguito ad una catastrofe, che ha letteralmente distrutto il sole, hanno preso vita alcuni pericolosi spiriti all’interno di una nebbia chiamata “bruma”.

Scegliete il vostro approccio per scalare le gerarchie della criminalità organizzata, vestendo i panni di pericolosi assassini, contrabbandieri, scassinatori e molto altro.
Muovetevi nel sottobosco della criminalità guadagnano denaro, allargando il vostro territorio e alimentando la vostra pessima fama.

Un'immagine di Blades in the Dark

E ora passiamo alle domande che tutti avremmo voluto fare, ma non abbiamo mai avuto il “coraggio” di porre

1) Per prima cosa, grazie di essere qua con noi. Va bene se cominciamo subito?
Come pensate di rendere attraente il prodotto per gli italiani che hanno già acquistato Blades in the Dark in inglese? Sono passati un po’ di anni dall’edizione originale del gioco. Certo, si sa che non molti italiani sono affascinati da un gioco che non riescono a capire perfettamente, ma avete qualche idea in mente per rendere tutto più “appetitoso”?

È un piacere essere qui.
Beh, Blades in the Dark è un gioco profondamente stratificato, imparare tutti i suoi incastri richiede sicuramente tempo, e il formato manuale non sempre aiuta nella ricerca delle informazioni. Il nostro intervento volge a semplificare l’uso del manuale, perché guidi il lettore in questo viaggio nelle profondità del gioco: in particolare siamo intervenuti migliorando in primo luogo la leggibilità, nonché rivedendo completamente la struttura dell’indice analitico per facilitare la consultazione. Inoltre stiamo costruendo una Quickstart “didattica” che aiuti i GM a fare una prima sessione “snella” che metta già sul tavolo gli ingredienti necessari per far scattare una situazione iniziale carica per i giocatori, e che guidi l’azione del primo colpo fino al downtime. Questo servirà per le partite dimostrative, o per le prime sessioni con giocatori nuovi.  

Aggiungo inoltre che Blades in the Dark è un gioco che secondo noi non ha scadenza, e vogliamo portarlo a una community ampia, farla conoscere a tanti tipi di giocatori diversi e in aggiunta a ciò Blades per noi non è solo Blades in the Dark ma tutto il mondo dei Forged in the Dark, che speriamo trovi terreno fertile in Italia, dove vogliamo supportare creazioni di autori nostrani che vorranno cimentarsi con questo sistema per i propri giochi. 

Speriamo, con il lancio del manuale italiano, di aiutare a consolidare e far crescere la community italiana, ci siamo per esempio uniti alla pagina facebook Blades in the Dark italia perché il confronto con gli altri è per ora il mezzo migliore e insostituibile per imparare a fondo un gioco, che sia per giocarci o per iniziare a scomporlo per farlo in qualche modo proprio. 

2) Manterrete la copertina imbottita dell’edizione inglese?

Sì. La copertina è cartonata, con effetto “soft-touch”. Abbiamo deciso di usare la cover dell’edizione deluxe, che per l’edizione inglese era stata riservata esclusivamente alle copie del Kickstarter. 

3) Blades in the Dark usa molto uno slang criminale, in che modo pensano di tradurlo e affrontarlo?

Questo è stato sicuramente uno dei punti più complessi, mantenere una coerenza interna con la traduzione non è banale, sopratutto perché alcuni termini non hanno traduzioni consolidate, come potrebbe essere con altri giochi/ambientazioni come il fantasy classico. Una strada che avevamo intravisto era quella di appoggiarci a terminologia dialettale, dato che in Italia le bande e i termini associati sono molto legati alla località, questo avrebbe probabilmente spostato troppo il colore dell’ambientazione, oltre a richiedere una sensibilità linguistica diversa. 

E’ stato invece possibile fare ricerche e raccogliere spunti da altre fiction, oppure da documenti storici e usufruire di un team con diversi background in modo da avere più riferimenti culturali possibili e diversi approcci. 

Una scelta che abbiamo fatto per esempio è stata quella di tradurre tutti i nomi delle fazioni, perché sono “nomi parlanti” e come il nome della banda sono stati scelti per indicare una caratteristica della fazione, non è solo un nome, insieme ai libretti è stata forse una delle cose più difficili perché in alcuni casi essere letterali è stato impossibile.  

4) Gli spunti per avventure sono una parte fondamentale del manuale ed esiste persino un intero profilo Twitter dedicato ad esse. Pensate di aggiungerne alcune ideate da loro?

Lo spazio in un manuale è prezioso, siamo stati conservativi da quel punto di vista. Abbiamo iniziato a raccoglierli per far uscire vari spunti (insieme a voci ed eventi) da far uscire periodicamente, in modo che siano facilmente recuperabili e stampabili. Avevamo valutato di riproporre in italiano anche i bot di Twitter @doskvolscores e @DoskvolNews, ma in questo momento Twitter in Italia è ancora relativamente poco usato. Ad oggi stiamo sfruttando un bot diverso sulla nostra pagina Facebook per esplorare l’ambientazione del gioco attraverso delle interazioni a “libro game”. Non escludiamo di integrare in futuro con altro.

5) Tradurrete e renderete disponibile online anche tutto il materiale di contorno, come i riassunti delle mosse per master e giocatori?

Gli handout dei giocatori saranno disponibili liberamente sul sito non appena partiremo con gli ordini. 

Oltre al Kit di Gioco, stiamo programmando di rendere disponibile materiale di supporto sia tradotto che originale.

6) Pensate di promuovere il gioco in italiano con una serie di eventi o di giocate in live-streaming? 

Come puoi immaginare, la nostra strategia iniziale è dovuta cambiare a causa del Covid-19, inizialmente la nostra idea era quella di organizzare partite sia alle convention, ma anche portare serate organizzate in vari negozi d’Italia, per aiutare le persone a capire il gioco giocando in serate “a tema” guidate dallo staff di Grumpy nell’ottica di risolvere dubbi e far vivere il cuore dell’esperienza.

Questo ora sta avvenendo on-line, e ci stiamo muovendo per strutturarlo sempre meglio e si spera di riprendere l’idea di organizzare delle “Blades Nights” il prima possibile. 

Intanto abbiamo creato delle schede su google spreadsheet per le giocate on-line (grazie alla base di partenza di questo utente reddit) e ci siamo attivati per adattare in italiano il modulo di Roll20. 

7) Blades in the Dark può dar vita a storie relativamente leggere, ma può anche mettere in scena situazioni molto pesanti. Che tipo di storie pensate di proporre al pubblico delle convention? Utilizzerete misure di sicurezza come la X-card o la dichiarazione di intenti?  

Hai ragione. Blades in the Dark mette in gioco personaggi criminali, violenti, e il rischio di quando si gioca personaggi con aspetti negativi, che esulano dal classico “eroe” e quello di dimenticare che dobbiamo prenderci comunque la responsabilità di quello che succede al tavolo, si tratta sempre di una attività sociale e il rispetto delle persone viene prima di tutto. 

Sicuramente una pratica che stiamo allenando come GM e come giocatori, non solo in questo gioco, è quella di ricordarci sempre di “lasciare la porta aperta”, ovvero dire frasi come “giusto?” o “che ne pensi?”, in questo modo lasciamo spazio alle altre persone per intervenire senza dare la sensazione di aver dato un diktat. Ne ha parlato Epidiah Ravachol (autore di Dread e di Swords Without Masters) nel contesto della capacità di “recitare” durante le partite in questo thread su twitter, spiegando come queste tecniche aiutano a ricordare a chi è al tavolo che si sta usando un medium collaborativo, in cui tutti devono sentirsi liberi di intervenire.

La X-Card è uno strumento di sicurezza che secondo noi ha alcune limitazioni e può venire frainteso o utilizzato in modo improprio.

Un altro strumento che apprezziamo molto è lo script change di Beau Sheldon, che consideriamo più versatile e meno limitante.

Ovviamente in questo momento in cui scriviamo non sappiamo quando torneremo a giocare in ambito di convention, ma queste sono buone pratiche che valgono anche su Discord. In particolare se non si sta giocando con la webcam accesa è bene imparare a chiedere più feedback, soprattutto da chi tace o rimane in disparte.

Beau ha anche rilasciato delle icone per il suo script change da usare su Discord. 

8) Blades in the Dark oggi, Scum & Villany e Band of Blades domani? Tradurrete anche gli altri giochi della medesima CE?

Qualcosa bolle in pentola, quando avremo qualcosa di concreto al riguardo ve lo faremo sapere. Stay tuned!

Una delle possibili vie per un colpo a Doskvol

Cosa troveremo in Blades in the Dark e pensieri sparsi

In Blades in the Dark troverete:

  • Rapide regole e meccaniche per la pianificazione dei colpi criminali, per non perdersi in
    dettagli e passare subito all’azione
  • Una guida ai quartieri della città di Doskvol, completa di PNG importanti e fazioni del luogo,
    come spunto per partire con situazioni già esplosive
  • In gioco la situazione dei personaggi nella storia conta quanto le loro abilità nel dare loro
    vantaggi e svantaggi per superare gli ostacoli

Queste sono solo alcune delle cose proposte nel manuale e, come abbiamo avuto modo di approfondire in un nostro vecchio articolo, il sistema si presta ai più disparati utilizzi. Vi ricordate di Beam Saber? Ma questo è solo uno dei giochi che ha utilizzato il sistema Forged in the Dark.

Sarò sincero, l’atmosfera di Doskvol non mi ha mai convinto completamente, e per questo ho utilizzato il sistema di gioco per organizzare una banda di Mordheim alla ricerca di Mutapietra. L’ambientazione cittadina è simile se ci fate caso e, chissà che, in futuro quando avrò finito di sistemare le ultime cose, non possiate trovare utili le idee che ho assorbito dal sistema di Blades in the Dark le quali proverò a organizzare e rendere pubbliche.

Per il resto vi lascio le ultime informazioni a proposito del prodotto: il manuale base arriverà nei negozi a partire dal 28 Maggio, e sarà anticipato da una campagna di pre-order sul sito di Grumpy Bear o su Pendragon Game Studio.

Se siete interessati al profilo Twitter e Instagram del gioco, non dimenticate di seguirli!

Blades in the Dark nella sua futura versione italiana

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