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Be Like a Crow – Un volo in solitaria

Be Like a Crow è un gioco di ruolo in solitaria creato da Tim Roberts, edito da Critical Kit e localizzato in Italia da Mana Project Studio. Questo gioco di ruolo è stata una piacevole novità per me, dato che mi ero totalmente perso la sua uscita.

Sempre più con il passare del tempo, e con lo stesso che scarseggia sempre più, risulta estremamente complesso trovarsi con gli amici per giocare. Certo dovremmo sempre dare al nostro bambino interiore qualcosa da fare. A volte, però, il gioco, nella frenetica società attuale, è la prima cosa che mettiamo da parte. Così, col trascorrere del tempo, ho imparato ad apprezzare sempre di più i giochi di ruolo in solitaria. Che siano questi dei Journal, o in altre forme, questi sono stati un modo per me di mantenere un minimo di presa con questo mondo.

Ma andiamo ad analizzare un po’ questo gioco, come intavolarlo, ed infine i miei pareri. Aggiungerei con colpevole ritardo!

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Be Like a Crow – una breve spiegazione

Cosa vuol dire essere come un corvo?

Certamente questa è la domanda fondamentale alla quale il gioco cerca di dare risposte. Come riportato dalla sinossi del gioco, siamo chiamati ad interpretare un uccello passeriforme che usualmente chiamiamo corvo. La realtà è che siamo in errore. La verità è che ci sono vari tipi di corvo, ciascuno con le sue peculiarità e le proprie personalità. La prima scelta che saremo chiamati a compiere, sarà, per l’appunto, scegliere a quale famiglia appartenere.

Che siamo un corvo imperiale, una cornacchia, una taccola, una gazza, o un corvo nero, l’importante è essere pronti a sbattere le ali. Le nostre avventure cominciano ora, ma non riguardano solo i cieli…

Saremo chiamati a narrare le nostre gesta sia in volo che in terra. Descriveremo gli oggetti da cui saremo attratti e perché no, addirittura a narrare di un Parlamento dei Corvi, o un tribunale, come Neil Gaiman in the Sandman, già ci aveva parlato. Ricordate il passaggio?

[…]” Una marmaglia di cornacchie, una masnada di gazze, un guazzabuglio di merli… un parlamento di corvi.
Immaginatevi un campo. Vuoto. Improvvisamente il cielo si oscura riempiendosi di corvi che piombano sul campo come una nera pioggia di stracci svolazzanti fino a coprirlo completamente. O quasi. Nel centro del campo resta uno spazio vuoto, e nel mezzo vi si sistema uno dei corvi, isolato dallo stormo. L’uccello lancia le sue strida e i suoi richiami. Diecimila piccoli occhi guardano fissi, risoluti. A volte lanciano un verso, come se stessero domandando qualcosa. E’ come un parlamento, come un’aula di tribunale. Il corvo solitario continua a gracchiare e gli altri attendono. Questo può andare avanti per ore, dall’alba fin quasi fino al tramonto.”
“E poi cosa succede?”
“Una delle due… A un dato segnale, che gli osservatori umani non sono mai stati in grado di identificare, tutti gli uccelli spiccano il volo, lasciando il corvo solitario da solo nel campo… oppure, sempre tutti insieme, piombano su di lui e lo beccano a morte. Ecco cosa succede.”
“Perchè?”
“E’ un mistero no?”

[…]

“Non si tratta di un parlamento, ne’ di un processo. Il corvo nel mezzo del campo è un narratore. Racconta a tutti gli altri la sua storia e quando finisce… scopre se agli altri corvi è piaciuta o no.” […]

Neil Gaiman, Favole e Riflessi

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La Dea Morrigan e i suoi Corvi

Be Like a Crow – come preparare una partita

Vediamo un po’ rapidamente come preparare una partita. Come il manuale stesso ci consiglia, la cosa migliore da fare è avere carta e penna. Ma anche un supporto elettronico va bene, per poter scrivere le gesta del nostro pennuto. Se poi siamo dei veri artisti, potremo disegnare le sue avventure!

Oltre a questo abbiamo bisogno di un mazzo di carte francesi. Molti giochi di questo genere utilizzano questa meccanica. Grazie all’estrazione delle carte, in base alla richiesta dell’azione, sarà possibile determinare il risultato di un determinato evento, le sue conseguenze e tutto il resto. Ovviamente le carte avranno un significato diverso in base a quale ambientazione avremo deciso di giocare. Le ali del nostro corvo saranno ali piene di ingranaggi e volerà a vapore in pieno stile Steampunk? Oppure saranno solo meccaniche o digitali in chiave Cyberpunk? Forse saremo fedeli alle ali piumate che viaggiano intorno alla Torre di Londra. O forse saranno quelle descritte da George Martin con il detto “Ali Oscure, Oscure Parole”? Proprio come i fan delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ben conoscono.

O perché, ancora, non interpretare addirittura Hugin e Munin?

«Huginn e Muninn
volano ogni giorno
alti intorno alla terra.
Io ho timore per Huginn
che non ritorni;
ma ho ancora più timore per Muninn.»

Edda poetica – Grímnismál – Il discorso di Grímnir XX

Esiste anche la possibilità di integrare il gioco base con due espansioni recuperabili in digitale. In Crowthulhu i nostri corvi dovranno affrontare i mostri dell’immaginario di Howard Phillips Lovecraft, mentre in A Fistful of Feathers, il setting è western. Qui saremo chiamati ad affrontare lucertole, coyote e bufali in una landa desolata e desertica tra i rotolacampi. Sì, quelle palle di polvere e rametti secchi che sono entrati nell’immaginario di questo genere di film!

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Be like a Crow Hugin e Muninn

Conclusioni e alcuni spunti di gioco

Ho sempre trovato la figura del corvo molto affascinante. Oltre a questo, ad essere onesti, quando ero giovane uno dei miei mazzi preferiti di Magic: the Gathering, aveva come star una gazza ladra (e un granchio ferro di cavallo). Una gazza ladra già…

Ma a parte questo devo dire che come gioco mi ha piacevolmente sorpreso. Le avventure di Alatriste, il mio corvo, non il capitano di Arturo-Pérez Reverte, sono ancora in corso e chissà dove mi porteranno…

Per riassumere un po’: abbiamo disseminato nell’articolo tante piccole briciole o gioiellini per dare qualche idea di avventure che potreste essere interessati ad interpretare. Ma non c’è solo quello che abbiamo accennato…

Prendiamo ad esempio la cultura e la mitologia celtica.
Il corvo, in quella terre, è associato alla dea Morrigan ed è il guardiano del conoscibile. Un essere capace di vedere oltre il velo dello spazio e del tempo, un messaggero di guerra e morte. Una figura molto interessante e duplice.

Come spesso può essere duplice, ed ingannatore o simbolo di morte ed oscurità, proprio come nel poema “Il Corvo” di Edgar Allan Poe, con il suo ben noto “Nevermore“.

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Ed infine un’idea un po’ folle mi è balenata in mente. In alcune culture, si credeva che i corvi fossero spiriti guida degli spiriti dei defunti o che avessero la capacità di percepire il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti. E allora, quale miglior compagno per un’anima che è trapassata se non un corvo a fianco di essa a raccontare e raccontarsi per far prendere consapevolezza all’anima stessa della sua fine?

Queste sono soltanto alcune e altre, come detto in precedenza, le potrete trovare nelle espansioni del gioco uscite in digitale sul sito di Critical Kit. Fateci sapere i nomi dei vostri corvi e le loro avventure! Siamo curiosi di conoscerli!

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