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Feyd-Rautha/Austin Butler: da Elvis a Dune

Feyd-Rautha da Sting a… andiamo a svelare chi lo interpreterà (anche se già è stato annunciato)! Cogliamo l’occasione per pubblicare questo articolo visto che su Netflix è stato reso disponibile Dune

Sabato 19 Novembre 2022 si sono tenuti a Los Angeles i Governors Award. Tre premi speciali che l’Academy consegna a chi ha lasciato un segno indelebile nell’industria dell’Industria cinematografica. 
Dal 2009 i premi si assegnano in una cerimonia a parte, mentre prima erano parte integrante della Notte degli Oscar. Non ci soffermeremo sul premio alla carriera di Michael J. Fox, ma su un ospite che ha attirato l’attenzione di molti dei giornalisti, tra cui l’inviato anziano di Vanity Fair: Austin Butler

Noto per aver prestato il volto ad Elvis nel nuovo film di Baz Luhrmann, ad Austin è stato chiesto di rilasciare qualche dichiarazione su cosa voglia dire per lui lavorare al secondo film della saga di Dune. 

È un’esperienza surreale. Ho amato il primo film. È un capolavoro. Una mattina mi sono svegliato e al telefono c’era lui (Villeneuve NDR). Mi voleva vedere per una parte. 

Austin Butler per Vanity Fair

La parte è quella di Feyd-Rautha

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Dune

Chi è Feyd-Rautha

Feyd-Rautha è uno di quei personaggi che incuriosiscono il lettore fin dalle prime pagine. Della sua storia passata non si sa molto, almeno non leggendo Dune di Frank Herbert. Dobbiamo ringraziare Brian Herbert e Kevin J. Anderson che nel loro House Harkonnen (2000) hanno chiarito molti dei dubbi lasciati dalla serie originale. 

Quello che i lettori imparano a conoscere di lui, fin dal 1965, è che è un giovane ambizioso, senza scrupoli o morale. Il nipote del Barone Harkonnen, fratello minore di quel Rabban la Bestia che controlla Arrakis con il pugno di ferro e la stolta cecità che lo porterà alla rovina. Come recita il nome, Rabban fa della forza bruta la sua arma preferita. Non è un leader, non sa come esserlo. Dalla famiglia dello zio – il padre era il fratellastro del Barone, ma prende la distanze dagli Harkonnen fino ad arrivare ad adottare il cognome della moglie – eredita la crudeltà ad il sadismo, ma a differenza del Barone non ha lungimiranza o scaltrezza. Non conosce le regole del gioco politico e non comprende perché la sorellanza Bene Gesserit non deve essere inimicata. È una macchina da guerra ma ha bisogno che qualcuno lo punti contro un obiettivo. 

Feyd-Rautha è diverso. Corrono quarant’anni tra lui ed il fratello maggiore ed il Barone vede in Feyd una nuova possibilità per avere l’erede ideale. E la persona che siede nell’ufficio del Barone ed ascolta mentre questi ed il suo mentat Piter illustrano il piano per distruggere casa Atreides è tutto ciò che suo zio potrebbe desiderare, in molti sensi, non esattamente celati.
Giovane, bello, spietato, ride sguaiatamente mentre i due parlano di come il Duca Leto morirà nella loro trappola. 

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Paul e Fayd: immagini speculari

Sotto molti punti di vista, sono i personaggi che nell’intera saga sono i più simili. 

Eredi di due grandi famiglie, imparentati tra di loro in maniera più stretta di quanto non immaginino. Entrambi crescono come soldati e politici. Hanno al loro fianco i computer umani consiglieri del Duca da una parte e del Barone dall’altra. Sono entrambi il frutto di secoli di manipolazioni genetiche da parte delle Bene Gesserit. Il loro scopo era cercare il loro essere supremo, lo Kwisatz Haderach. Paul e Feyd sarebbero stati ancora più uniti se Jessica non avesse infranto il suo voto e la sua missione nel dare al Duca Leto un figlio maschio ed erede. 

Jessica avrebbe dovuto partorire solo figlie femmine, una delle quali sarebbe andata sposa a Feyd-Rautha. Questo matrimonio è anche il solo motivo che spinge la Sorellanza a consegnare nelle mani del Barone un nuovo erede. 

Che cosa li distingue dunque? La società che li circonda, ad esempio. Una in completa sintonia con la natura, dove il regnante fa di tutto per venire incontro alle esigenze della sua gente. L’altra una società industrializzata e morente, dove i cittadini sono schiavi o soldati e dove la vita umana non vale niente. 

Anche l’istruzione ricevuta, seppure di base la stessa, varia nei metodi in cui viene impartita. Paul è circondato dall’esempio del padre, dagli uomini in cui il duca ha fiducia e che impartiscono lezioni morali insieme agli altri insegnamenti. 

Feyd cresce sotto le attente cure del Barone, che si preoccupa di come eradicare ogni forma di pietà e misericordia dal suo animo prima di lasciarlo alle non così delicate attenzioni di Piter, un mental corrotto nello spirito. 

È naturale per come questi personaggi siano stati pensati e sviluppati, che alla fine uno uccida l’altro. 

A ben pensare sono lo stesso personaggio diviso in due corpi. Uno con la missione di essere un Messia e un essere quasi divino, l’altro con lo scopo di portare e rilasciare, possibilmente contro coloro che Paul ama, tutta l’oscurità che Paul, per sua natura, non può contenere.

Sono la rappresentazione fisica dell’infinita lotta tra bene e male. Solo insieme compongono tutte le sfumature di grigio di cui la razza umana è piena, ma insieme non possono esistere se non come nemici giurati destinati a distruggersi.  

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Butler Feyd-Rautha

Cosa aspettarsi dunque? 

Non si sa praticamente niente di quello che accade sul set del nuovo capitolo. Solo un nuovo concept art è finito in internet in questi giorni, ma è facile immaginare che, come è successo con Jason Momoa, nel ruolo di Duncan Idaho, il ruolo di Feyd-Rautha avrà un tempo sullo schermo più lungo rispetto a quanto non sia successo in precedenza. Non avrebbe senso, altrimenti, scritturare un attore sulla cresta dell’onda. 

Un arco narrativo che potrebbe portarlo a vestire i panni della nemesi che era nato per essere. Il Barone Harkonnen è l’eminenza grigia della storia, ma non è il villain classico o almeno non lo è per Paul. Potrebbe diventarlo Feyd, anche se lo si vedrebbe meglio nel ruolo di antagonista. Un ostacolo da superare che si frappone tra Paul e il suo obiettivo, la sua missione, o anche tra Paul ed il suo interesse amoroso. 

Se queste teorie siano campate per aria, o se troveranno basi su cui poggiare, lo sapremo solo l’anno prossimo quando il secondo capitolo della saga uscirà nelle sale cinematografiche mondiali.
Per il momento possiamo solo augurarci che le aspettative non vengano tradite, ma conoscendo Villeneuve ed il rispetto che ha per l’opera originale non dovrebbero esserci sgradite sorprese su questo fronte. 

A voi la parola. Che cosa ne pensate? Che cosa vi aspettate di vedere in questo nuovo capitolo? E soprattutto, siete curiosi di conoscere questo nuovo Feyd-Rautha

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