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La Prima Legge di Joe Abercrombie: recensione

La Prima Legge di Joe Abercrombie è una trilogia di romanzi: Il Richiamo delle Spade, Non Prima che siano Impiccati e L’Ultima Ragione dei Re. I libri, pubblicati in madrepatria nel 2006, sono giunti in Italia nel 2019 con Mondadori e la traduttrice Benedetta Tavani. Nonostante l’apparenza sicuramente terrificante della Titan Edition – un chilo e duecento grammi di libro non c’è da spaventarsi; Joe Abercrombie riesce a rendere il racconto scorrevole, interessante e godibile.

La recensione che segue è completamente spoiler free!

La Trama

Il mondo è scosso da avvenimenti insignificanti e allo stesso modo indizio di un cambiamento più profondo. Logen il Sanguinario, mercenario del nord, incontra dei terribili avversari tra le montagne della sua patria finendo per abbandonare il gruppo dei suoi alleati. Jezal Dan Luthar, ufficiale Adua, si prepara giorno e notte per la Contesa, un duello di importanza nazionale. Il suo mentore, Collem West, contadinotto elevato a nobile, fa i conti con la politica che vede in lui solo un bifolco. Mentre alcuni eroi nascono, quelli morenti come Sand dan Glotka fanno i conti con una vita diversa dalle aspettative e non così lontana dalle torture indicibili che l’hanno trasformato in un mostro. Nel lontano deserto, la schiava Ferro Malijinn contempla la vendetta sull’impero che le ha strappato tutto.

Tutti questi personaggi, apparentemente slegati, verranno riuniti dalla conoscenza comune del Primo Mago, Bayaz. Un personaggio mistico e misterioso guidato dall’esigenza di mettere un fine alla follia imperante. In un mondo ormai a pezzi, tra intrighi di palazzo, guerre e misteriosi incantesimi, il destino di tutti loro è incerto.

il mondo de La Prima Legge
Il mondo nel quale è ambientato La Prima Legge, da un post su reddit che potete trovare qua

Analisi del Mondo e Eventi de La Prima Legge

La Prima Legge è una raccolta funzionale e piacevole, nonostante la quantità enorme di eventi, accadimenti e personaggi. Joe Abercrombie si rivela essere un ottimo giardiniere e architetto, volendo portare in questa recensione termini utilizzati spesso per indicare creatori di mondi.

La copertina del Fumetto de La prima Legge, il cui link potete trovare qua in fondo

Cominciando dal mondo nel quale avvengono le vicende, vario quanto poco originale ma non per questo poco vivo o statico; un nord selvaggio basato principalmente su tribù o condottieri, un centro monarchico semi-democratico ed un sud teocratico/magocratico. Cosa interessante è che il mondo è strappato dalla sua linea temporale che è indipendente dalla trama o meno: ci troviamo in un punto della storia nel quale alcune cose sono successe, se ne parla come se niente fosse e non ci è data grande spiegazione di questo. I personaggi si muovono in questo mondo senza eccessiva fretta, con balzi temporali mai troppo ampi ma in alcuni casi un po’ affrettati.

I Personaggi de La Prima Legge

Menzione a parte va fatta per i personaggi, forse unico punto dolente se messi a confronto con il mondo nel quale si muovono. Fin da subito, infatti, ci è difficile fare un distinguo tra le qualità e i difetti di ogni personaggio, con molte zone grigie e spazi inesplorati dove affondare il nostro interesse. Man mano che la storia si snocciola, però, le zone grigie vengono disperse, facendoci immediatamente cadere nel binomio buono/cattivo che rende la visione troppo bianco e nera.

Un peccato, dal momento che la varietà di estrazione di ogni personaggio – e i loro passati – avrebbero potuto dare una visione a tutto tondo più variegata degli eventi del mondo; questa ovviamente si appiattisce terribilmente quando i personaggi si riuniscono, rendendo ognuna di queste delle macchiette nella visione del personaggio di riferimento.

Se la recensione vi è piaciuta potete trovare La Prima Legge seguendo questo link, a noi ffiliato, contribuendo così al sostentamento dei cercatori di Atlantide. de La Prima Legge è edito anche una serie di fumetti (che potete trovare qua).

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