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Io odio i nazisti del Lucca Comics

Nazisti a Lucca durante Lucca Comics & Games? No, grazie, almeno per me, ne faccio volentieri a meno. Ne ho sempre fatto a meno e mai una volta ne ho fotografato uno.

Piccolo Disclaimer

Articolo ad alto contenuto satirico-moralizzante, sconsigliato per chi non riesce a comprendere gli elementi base della semiotica, soprattutto nella sua prima legge che andrò ad enunciare qua sotto. Se non riuscite a comprenderla consiglio di chiudere direttamente l’articolo.

Non si dà comunicazione se il ricevente non può recepire il messaggio dell’emittente.

Perché con voi “benaltristi” e “goliardi” è inutile ragionare.

Dopo questo premessa doverosa, cerchiamo di capire cosa è successo.

Nazisti al Lucca Comics? Di nuovo?

Un moto di giusto risentimento sociale si è scatenato durante questa ultima edizione di Lucca Comics & Games. Almeno da una delle due parti della barricata. Due ragazzini minorenni, non capendo neppure lontanamente il gesto da loro fatto, si sono vestiti da nazisti.

Questi ragazzi hanno sfilato nella zona della mura mettendosi in posa in una delle zone dove era presente un carro armato finto. Questo era lì per sponsorizzare uno dei videogiochi usciti in questi mesi, precisamente Call of Duty: Modern Warfare. I ragazzi hanno ben visto di sfruttare la situazione.

Il comunicato del Comune di Lucca e di Lucca Crea

Né il Comune di Lucca, né Lucca Crea, nessuno era stato informato del fatto. A seguito dell’accaduto questo è il loro comunicato:

Il Comune di Lucca e Lucca Crea – ente organizzatore del festival – prendono le distanze e condannano il comportamento dei due ragazzi apparsi nel video caricato ieri in rete, offensivo non solo per Lucca Comics & Games e tutto il suo pubblico, ma soprattutto per la memoria storica del nostro territorio.

L’accaduto, spettro di intolleranza e barbarie che non ci appartengono in alcun modo, non ha nulla a che vedere con il festival né con le community cosplay né con alcuna rievocazione storica. Nessun evento della manifestazione, nessun partner, nessuna attività collaterale è coinvolta in questo gesto dei due ragazzi.

Sono ormai anni che Lucca Comics & Games basa il proprio programma su cinque fondamentali pilastri etici: Community (perché siamo una manifestazione corale), Discovery (perché invitiamo ad apprendere cose nuove), Inclusion (perché tutti sono parte di questo grande evento e nessuno deve sentirsi escluso), Gratitude (verso gli artisti e gli autori che ci fanno sognare e verso la città che ospita l’evento), Respect (per il patrimonio artistico e monumentale della città). #LuccaCG19

Qui potete trovare il post.

Non è una questione di cosplay o di rievocazione storica

Anche i Blues Brothers odiano i nazisti

Ora, prima di cominciare con le frasi “erano dei cosplayer di Wolfenstein o “stavano facendo rievocazione storica”, voglio subito dire no a tutti e due. Non c’è stata alcuna richiesta di rievocazione e i nazisti di Wolfenstein sono molto, molto diversi, nei costumi, da quelli proposti da questi ragazzi.

Ci tengo a precisare che non sto dicendo che questi simboli non siano stati presenti nel corso di Lucca Comics & Games nel corso degli anni perché sarebbe una bugia pura e semplice. Ricordo molto precisamente persone vestite da Hans Landa direttamente da Bastardi Senza Gloria, a gruppi di Ironsky. Ripeto: non apprezzavo neppure loro, ma quello che hanno fatto i ragazzi è ben peggio. C’è qualcosa ancora di peggio, sapete? Gli “uomini” che si sono andati a fare una risata e una foto, quelli che hanno detto “ma stanno solo divertendosi”.

È peggio perché non è fatto con cattiveria, almeno lo spero, ma è fatto per idiozia. Carlos Ruiz Zafón, e mi farò aiutare nuovamente da questo scrittore durante l’articolo, diceva:

La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.

Evoluzione della vicenda, gli articoli sui quotidiani e i social media

lo scatto incriminato sui nazisti a Lucca Comics

Fin dal primo momento la vicenda ha assunto dei connotati alquanto bizzarri. Siamo venuti a conoscenza della cosa tramite un video pubblicato su una pagina Facebook, nota per video ad alto contenuto trash, e il caso è letteralmente esploso.

Molte testate giornalistiche hanno riportato notizie, più o meno corrette sull’accaduto. Alcune testate hanno detto che avevano portato loro il carro armato e tante altre notizie molto confuse.

Una cosa è sicura: come negli anni passati, è intervenuta la Digos per fare gli accertamenti del caso e, da quello che è trapelato fino ad oggi, le indagini sono ancora in corso.

Ma quindi cosa ha fatto esplodere realmente questa situazione e perché, questa volta, tutti sono scesi nei rispettivi schieramenti armi alla mano, a gridare e a “scontrarsi”?

Pensiero personale sparso sui nazisti a Lucca Comics

Ettore Ferrini, famoso scrittore satirico, autore sul Vernacoliere e fondatore del blog l’Odio ha detto una frase fondamentale:

I bischeri vestiti da nazisti al Comics ci son sempre stati. Quello che è cambiato è che ora ci fanno paura.

Ettore Ferrini

Ci sono sempre stati, ma ora ci fanno paura. Cosa ha cambiato la nostra percezione in questa situazione? Il fatto che qualcuno si sia indignato? Il fatto che in troppi non lo abbiano fatto? Le foto scattate loro, dove ragazzi col pollice alzato hanno palesemente ignorato lo sfogo dell’uomo nelle riprese o le persone di una certa età che li hanno difesi dicendo “è soltanto un gioco“?

Sempre Carlos Ruiz Zafón diceva:

Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.

Nazismo, fascismo e altri totalitarismi non sono qualcosa da rendere banale. Quando la memoria umana dimentica quello che abbiamo vissuto nello scorso secolo e accetta determinati comportamenti di odio come normali e giusti è un cattivo segno. Un messaggio che ci indica che qualcosa è andato terribilmente storto, sta andando terribilmente storto.

Quando la gente comincia a perdere la capacità di distinguere tra fantasia e realtà, i mostri del passato possono iniziare il loro viaggio di ritorno. E più persone soffrono di questa “amnesia”, più velocemente la strada del loro ritorno sarà breve.

Quindi io sono uno di quello che si indigna, si è indignato e sempre si indignerà. E se le cose non vi stanno bene, cancellate questo articolo dalla vostra mente e permettete ai mostri di tornare. Ma tenete sempre a mente questo:

La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.

Quindi state attenti voi che appoggiate questo ritorno, chissà che non siate i primi a diventare vittime della farsa che verrà.

6 Comments

  • Eclisse - Il Topo
    Posted 12 Novembre 2019 at 0:06

    Mi hai chiesto di leggere e darti un parere sul tuo articolo.
    L’ho letto, con molta calma, poi riletto per sicurezza, che dir vaccate solo per aver frainteso poi mi scoccia.
    Fino a 10 minuti fa, dopo i giorni passati sentendo la notizia senza saper bene cosa pensarne, ero sinceramente combattuta tra “è rievocazione/cosplay/sailcazzo” e “sono dei poveri idioti che non si rendono conto dell’idiozia fatta”. Onestamente nessuna testata mi aveva levato il dubbio, e un po’ ce l’ho ancora.
    Non son mai stata addentro il mondo del Cosplay, lo dico senza problemi, non mi appartiene, ma da brava medio-anziana che ha attraversato sia l’una che l’altra sponda dell’identificazione politica, se così la vogliamo chiamare (oltre che svariati Comics, i primi quando ancora era da poveri sfigati), davanti a questa storia mi sento come te.
    Nel contesto in cui viviamo adesso, certe cose sono più delicate che mai, lo erano anche prima, ma ora son più a rischio, e non possono esser fatte senza cognizione di causa, senza un minimo di consapevolezza di quel che si fa e delle reazioni e delle conseguenze che possono scatenare.
    Qui, a occhio, la consapevolezza della reazione c’era pure… ma la stessa consapevolezza di un seienne che tira un porcone in pubblico sapendo che avrà tutta l’attenzione della piazza.
    La rievocazione è una cosa, la ricerca dell’attenzione, dell’effetto WOW un’altra.
    È come quando una donna su Twitter pubblica aforismi a caso con primo piano delle tette: non lo fai per un fine intellettuale, lo fai perché ti piace attirare l’attenzione, i commenti, le reazioni, positivi o negativi che siano. Lo fai perché sotto sotto ti piace che ti vedano in quel modo, che ti credano in quel modo… in questo caso dei cazzuti (?) nazi in divisa, dei bad boys fatti e finiti che ostentano le proprie inutili vaccate davanti agli occhi di chi manco capisce cosa sta guardando, ma siccome fa tante visualizzazioni, allora è figo.
    Ho solo un termine, orribile, per questa cosa: ‘na poracciata.

  • Giuseppe Costa
    Posted 11 Febbraio 2021 at 13:57

    Ma sì dai, roviniamo la vita a due ragazzini per un costume.
    Oltre a migliaia di cosplay di cattivi di fantasia ne esistono molti altri su figure storiche controverse come gangster, vichinghi, cavalieri templari, pirati, cowboy, serial killer… ma si è deciso (da parte non si sa bene di chi) che solo uno deve essere vietato e perseguito penalmente.
    Se fossi in loro alla prossima edizione mi presenterei vestito da soldato israeliano. Con un pò di farina si può pure simulare il lancio di fosforo bianco sui civili inermi.

    • Gloria Comandini
      Posted 11 Febbraio 2021 at 14:24

      In che senso “roviniamo la vita”? No, perché dubito altamente che abbiano rovinato loro qualcosa.
      Inoltre, sarebbe bello notare la differenza tra l’impersonare figure storiche la cui eco ancora si fa sentire nelle condizioni di vita odierne, e l’impersonare figure storiche lontanissime. Inoltre, c’è una bella differenza tra l’indossare un costume durante una rievocazione storica, ossia in un contesto ben preciso e ben spiegato, e il farlo a caso a Lucca.
      Il benaltrismo finale su Israele poi c’entra tantissimo.

      • Giuseppe Costa
        Posted 12 Febbraio 2021 at 22:16

        Indagati dalla Digos, attaccati da giornalisti e politicanti che li hanno dipinti come dei mostri alla Breivik, minacciati di morte su Internet… no, sicuramente se la sono passata benissimo. E tutto per un costume. Magari amministrazione e forze dell’ordine al posto di queste cazzate avessero impiegato le stesse energie per risolvere altri problemi della fiera!
        E cosa c’entra l’essere figure storiche lontanissime? In America buttano giù statue di Cristoforo Colombo senza farsi troppi problemi.
        Diciamo piuttosto che in Italia, per puro calcolo politico, si preferisce concentrare tutto il Male del mondo in un particolare periodo storico, chiudendo ipocritamente un occhio su quelli precedenti. E tutti e due su quelli successivi, proprio come fai tu.

        • Gloria Comandini
          Posted 12 Febbraio 2021 at 22:30

          E vabbe’, adoro quando la gente dice cose a caso su ciò che faccio o non faccio. Avete proprio una gran immaginazione e una gran voglia di trovare un nemico da combattere.

          • Giuseppe Costa
            Posted 12 Febbraio 2021 at 23:10

            E vabbé, io invece adoro chi non risponde sul punto.
            Poi qualcuno magari un giorno mi spiegherà cosa hanno fatto di grave questi due ragazzi. Profanato una sinagoga? Inciso svastiche? No, una passeggiata in costume e qualche foto, come migliaia di altri cosplayer in fiera.
            Meritavano tutto questo mobilitamento giudizario e mediatico? E per fortuna erano minorenni, o già immaginavo i loro nomi e cognomi spiattellati sui giornali in stile foto segnaletiche.
            Credo siano quelli come te ad avere un disperato bisogno di creare nemici da combattere e demonizzare, altrimenti chi vi legge più?

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