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GdR da recuperare in quarantena: i consigli dei Cercatori

Quali sono i migliori GdR da recuperare durante la quarantena? Ecco cosa consigliano i Cercatori di Atlantide, tra titoli storici e nuove uscite frizzanti!

Durante la fantastica LIVE-ONE CD 40-ENA di questo sabato, organizzata da Andrea Lucca de La Locanda del Drago Rosso, noi Cercatori abbiamo partecipato dando alcuni consigli di lettura.

Infatti, durante il nostro intervento, durato un’ora, abbiamo elencato alcuni GdR da recuperare durante questa quarantena. Mettendo insieme conoscenze, gusti ed esperienze diverse, abbiamo cercato di offrire varietà e qualità nei nostri consigli. Ovviamente, non pretendiamo che i titoli da noi consigliati piacciano a tutti: i gusti sono sempre gusti!

Per chi si fosse perso il nostro intervento durante LIVE-ONE CD 40-ENA, ricapitoliamo qui i GdR da recuperare che abbiamo consigliato!

I GdR da recuperare del Cercatore S!

Cercherò di essere schematico, esattamente come durante la diretta. Gran parte dei titoli che ho consigliato sono giochi che abbiamo recensito in questo anno e mezzo tra i Cercatori: Fabula Ultima, di Emanuele Galletto; la conversione non ufficiale di SAO per Quinta Edizione, di Bernie Salti; Not The End, l’ultima fatica di Fumble GDR.

Questa quarantena può anche essere un’ottima occasione per recuperare delle belle ambientazioni, quali The Silence of Hollowind, Journey To Ragnarok e Avventure nella Terra di Mezzo.

I GdR da recuperare del Cercatore Y!

Cercando di fare una distinzione tra “vecchio” e “nuovo”, ho dato una spolverata alla libreria e ho tirato fuori tre giochi abbastanza particolari. Non tanto per la loro complessità, sia chiaro, bensì per come si interfacciano rispetto al “gruppo di gioco medio che ha giocato solo a dieddì”.

Il primo manuale che ho tirato fuori dal cappello è Tales from the Loop nella sua variante più moderna, Things from the Flood. Recentemente abbiamo parlato del gioco della Fria Ligan a causa della serie (trovate gli articoli qua, assieme alle recensioni) e non potevo esimermi dal rileggere il manuale. È un gioco che si distacca dal tradizionale gioco di ruolo pur mantenendone le parti salienti ma dando ai giocatori un po’ più potere, vincolandoli in ogni caso ai soliti tiri di carrateristica/abilità/salvezza. È interessante sia per il suo sistema (abbastanza leggero) sia per il vibe/sentimento: anni 90, leggermente punk e pieno di mistero, ideale per agguantare i fan di Stranger Things che si stanno affacciando al gioco di ruolo solo adesso (miscredenti!). Tales from the Loop ed il suo seguito arriveranno in Italia grazie a Wyrd Edizioni.

Il secondo tra questi è FATE System, un regolamento di gioco che scoprii agli albori del Lucca Comics nel lontanissimo 2014. Si tratta di un gioco dall’impostazione abbastanza tradizionale, con narratore e giocatori dalle attività e funzionalità ben distinte, che allo stesso tempo si distingue dai soliti giochi per la presenza di aspetti, chiamati in campo da giocatori e narratore. Dal mo punto di vista è un regolamento che ognuno di noi vuole recuperare se cerca una via di fuga dal gioco di ruolo tradizionale in senso stretto, cercando di portare un po’ di proattività nel gruppo. Se 300 pagine vi spaventano vi consiglio la versione accelerata, che trovate qui.

Terzo, ed ultimo manuale (e soprattutto perché sono un marchettaro) Microscope, della SpaceOrange 42. Si tratta un gioco che non ha nulla di tradizionale (anche se è la base del raccontare storie) nel quale, appunto, si narrano storie seguendo vincoli dati tra i giocatori. Si tratta di un gioco nei quali la proattività è tutto, così come la capacità di sintonizzarsi con gli altri giocatori al tavolo. Sinceramente, l’ho amato. Qui trovate la nostra recensione e qui trovate lo store.

La copertina italiana di Dialect, uno del GdR da recuperare secondo la Cercatrice G
La copertina italiana di Dialect, uno del GdR da recuperare secondo la Cercatrice G

I GdR da recuperare della Cercatrice G!

La nostra Cercatrice G ha consigliato tre GdR da recuperare durante la quarantena.

Tra i titoli che ormai hanno qualche annetto, c’è sicuramente Sorcerer, il gioco di ruolo di Ron Edwards incentrato su stregoni che evocano demoni, e che devono fare i conti con i sacrifici che questi demoni chiederanno. Considerato come uno dei primi giochi indie, Sorcerer è un titolo storico che ha influenzato molto lo scenario non mainstream della nostra community. Attualmente, è possibile trovarlo in formato pdf, in inglese, poiché non è mai stato portato in Italia.

Tra i titoli contemporanei, un GdR da recuperare assolutamente è certamente Dialect, un gioco di ruolo sulla lingua. Edito in Italia da Narrattiva, questo gioco di ruolo masterless e diceless permette di raccontare la storia di una piccola comunità isolata, che ha sviluppato la propria lingua. Nonostante l’uso delle sue carte tematiche non lo renda facilissimo da giocare online, noi Cercatori lo abbiamo portato con successo a PlayerVSCoronavirus.

Infine, la Cercatrice G fa una menzione speciale su Starfinder, che è un d20system tradizionale che riesce a unire in maniera interessante un’ambientazione fantascientifica con i sistemi di magia di Pathfinder. Dotato di un’ambientazione propria, classi nuove e millemila alieni buffi, Starfinder è una lettura piacevole e capace di dare grande ispirazione. In Italia è edito da Giochi Uniti, ma è ancora troppo poco diffuso.

I GdR da recuperare del Cercatore R!

Ormai lo avete capito. Il Cercatore R. è “vecchio”, non vecchio quanto la prima generazione di giocatori di ruolo italiana, ma una via di mezzo. Avendo iniziato a giocare con il GIRSA il suo rapporto, col gioco di ruolo in generale, è sempre stato alquanto complicato.

E quindi, in questa ora passata con voi ha pensato di narrare la storia di due vecchi giochi di ruolo.

Il primo su cui ha voluto spendere due parole è stato Polaris, edito in Italia dall’Associazione culturale Janus, riprendendo il discorso dei giochi indie che la Cercatrice G. aveva cominciato. Oltre a parlare di questo gioco di narrazione senza un master in cui, i giocatori attorno al tavolo, narrano la caduta della città di Polaris e dell’arrivo della primavera, ha voluto spendere due minuti di diretta per leggere una parte del volume.
Le frasi che ha letto riguardavano il rispetto delle persone con cui si è chiamati a giocare. Eccone un breve estratto:

…Nonostante la storia sia una tragedia, assicuratevi che la crudeltà ed i conflitti introdotti da voi siano diretti ai personaggi e non ai giocatori…

Sennò abbiamo un problema.

Gdr di Polaris

Il secondo gioco di cui ha parlato è stato Broken Compass e della giocata che era riuscito a fare con uno degli organizzatori. Le sue parole ricalcavano in tutto e per tutto il giudizio espresso in un suo precedente articolo, avendo apprezzato grandemente il gioco in questione.

Ultimo, ma non ultimo, ha citato uno dei primi giochi di ruolo prodotti in Italia: “I Cavalieri del Tempio“. Le sue parole riguardavano come, già trenta anni fa, la figura del master era stata capita. Il master è un giocatore al tavolo a sua volta, senza se e senza ma. Il master non deve mai essere una figura draconiana, ma un giocatore che a sua volta si diverte assieme a degli amici a narrare una storia.

Come diceva il Cercatore R., ne ha citati tre, ma ha voluto parlare anche di un quarto, un gioco in divenire, Athanor. Abbiate pazienza, ma sappiate che uscirà! Intanto godetevi le immagini di questa piccola perla.

E per finire, ringraziamenti e considerazioni finali

Come abbiamo già detto durante la live, ringraziamo ancora gli organizzatori dell’evento per averci ospitati e per aver offerto questo intrattenimento durante la quarantena.

In questo periodo abbiamo visto fiorire numerosissime iniziative online dedicate al gioco di ruolo e non possiamo che esserne contenti. Come abbiamo detto in live, però, ci auguriamo che queste iniziative e tutti questi bellissimi canali Discord (molti dei quali sono elencati qui!) continuino a esistere e a essere usati anche dopo la quarantena! In tal senso, citiamo la lodevole iniziativa di AltroQuando Onlus, che ha creato PlayerVSCoronavirus e che manterrà attiva questa iniziativa anche in futuro, per permettere di giocare di ruolo anche alle persone immunodepresse o che non possono lasciare casa propria.

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