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Distopia – La Cattiva Storia per eccellenza

Oh my precious Distopia. Produzione in serie, controllo mentale, eugenetica, musica di Brazil in sottofondo. Questo e tanto altro è la distopia!

Spesso mi capita di leggere online come 1984 non debba essere un manuale di istruzioni per la società, anche se è proprio questa la distopia. Studiando la società attuale, lo scrittore, lo sceneggiatore, o il narratore di una storia, vuole mostrare la deriva che il modo di pensare e la vita civile stanno prendendo.

Haldous Huxley padre spirituale della distopia moderna diceva:

Il fatto che gli uomini non imparino molto dalle lezioni della storia è l’insegnamento più importante che la storia può offrire.

Ed è proprio da qui che nasce il concetto che oggi andiamo ad analizzare attraverso film, romanzi, fumetti e tutti i media possibili ed immaginabili.

Prima di cominciare, però ricordiamo una definizione per distopia:

Distopia: descrizione o rappresentazione di una realtà immaginaria del futuro, ma prevedibile sulla base di tendenze del presente percepite come altamente negative, in cui viene presagita un’esperienza di vita indesiderabile o spaventosa

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Distopia 1984

Ma cosa è la distopia?

Quando analizziamo approfonditamente questa parola ci accorgiamo che è stata inventata apposta per uno scopo: dare un nome ad una realtà che è esattamente l’opposto dell’utopia.
Se da una parte questa è la formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà, ma che viene proposto come ideale e come modello, la sua antagonista mostra una realtà orribile in cui nessuno, sano di mente o quasi, vorrebbe vivere. Questa parola ha proprio nel suo significato il concetto di una previsione spiacevole e al tempo stesso indesiderabile.

E allora, come per le ucronie, perché ci troviamo così tanto affascinati dalle distopie?

Le troviamo interessanti proprio perché, in un modo alquanto distorto, sono un’allegoria dei tempi che viviamo. Quello che questi testi, film, serie televisive e quant’altro cercando di fare è quello di farci riflettere. Prendiamo ad esempio il cinema. L’occhio della cinepresa ha sempre tentato di raccontare il mondo o quello verso cui andava.

Guardando Metropolis di Fritz Lang vediamo l’uomo sacrificato al potere della macchina. Un’anticipazione che Charlie Chaplin riprese anche nel film Tempi Moderni. Il totale annullamento dell’uomo, sacrificato al lavoro coatto della catena di montaggio. Un non-uomo che non-vive finché non decide di lasciare tutto alle spalle.

Distopia Metropolis

La follia della distopia, spesso, anticipa la realtà

In questo periodo Il Racconto dell’Ancella (The Handmaid’s Tale, 1985), uno dei tanti libri che trattano la distopia, è tornato prepotentemente di moda visto le ultime notizie che ci arrivano da oltreoceano. Le scelte della Corte Supresa degli USA con l’abolizione della sentenza del diritto all’aborto ha fatto suonare un grosso campanello d’allarme che è suonato ancora più minaccioso dopo le notizie provenienti dall’Ohio. Che siano questi i primi passi per la fondazione della Repubblica di Gilead?

Ma non è solo questo. Orwell, nel suo capolavoro, donava al lettore un punto di vista interessante. Esibiva l’uomo, che viveva in una delle tre grandi potenze territoriali, che si abbandonava all’ignoranza e ai “due minuti dell’odio”. Veniva mostrato in questo racconto come i mass-media, sotto direttiva del governo, tramite attento montaggio video e audio coinvolgeva la popolazione incanalando l’odio verso un nemico prescelto.

Ma d’altronde la demonizzazione di un capro espiatorio non è cosa nuova neppure nella nostra avanzata società, non vi pare?

Altro punto fondamentale, sottolineato da Orwell e ripreso da Ray Bradbury nel suo Fahrenheit 451 (1953) è il concetto di ignoranza. Nel libro, e nel film omonimo di Truffaut (1966), vediamo i vigili del fuoco che vengono chiamati ad appiccare incendi, anziché a spegnerli. Questi incendi, però, hanno un bersaglio preciso: i libri.

Il libro, come veicolo di diversità, cultura, è nemico dello stato totalitario. Una popolazione ignorante è più facile da controllare e la storia stessa ha dimostrato come i roghi della cultura siano fondamentali per mantenere il popolo sotto controllo.
Che fosse il Falò delle Vanità organizzato dal Savonarola o il Bücherverbrennungen della Germania Nazista non ha importanza. Il libro è il più grande nemico di colui che detiene il potere con la forza.

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Consigli per gli acquisti

Sono molti i titoli di film, serie televisive, libri, fumetti che parlano di distopie, e non basterebbe questa pagina per farne un elenco esaustivo. Abbiamo quindi selezionato alcuni titoli fondamentali per comprendere meglio questo genere.

Romanzi

Oltre ai già citati precedentemente vi consigliamo anche:

La Macchina del Tempo (H. G. Welles) – in un futuro molto avanti nel tempo la società umana, ormai immemore chiamata Eloi è il pasto dei degenerati Morlock.
I reietti dell’altro pianeta (U. K. Le Guin) – una narrazione tra il distopico e l’utopico dove due regimi totalitari sono in opposizione.
V for Vendetta (A. Moore, D. Lloyd) – il partito politico Fuoco Norreno controlla l’Inghilterra. Un simbolo con le fattezze di Guy Fawkes sorge per far aprire nuovamente gli occhi ad una popolazione ormai rassegnata ed impaurita.
Metro 2033 (D. A. Gluchovskij) – Un claustrofobico mondo ridotto alle linee della metropolitana della città di Mosca e il viaggio di un uomo nella speranza di salvare quel che resta del mondo.

Cinema

Arancia Meccanica (S. Kubrick)
2022: I sopravvissuti (R. Fleischer)
Brazil (T. Gilliam)
1997: Fuga da New York (J. Carpenter)

Serie TV / Anime

Ergo Proxy
Neon Genesis Evangelion
3%
Westworld

Videogiochi

Wolfstein: The New Order
Bioshock
Detroit: Become Human
We Happy Few

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Conclusione

È dai tempi del gioco di ruolo Paranoia che dovremmo ascoltare quello che ci dice il Computer è buono e sa cosa sia meglio per noi. Così come lo sa il Grande Fratello e noi dobbiamo gridare durante i nostri minuti dell’odio.
Il punto è che dovremmo cogliere il dark humor di questi libri, film e serie televisive e innalzare il nostro spirito per prepararlo ad affrontare possibili scenari tremendi come quelli descritti dai loro autori.

E voi, a quali distopie siete più affezionati? Quali secondo voi non dovrebbero mancare in queste liste? Fatecelo sapere!

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