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Bloodstained: Ritual of the Night – La Recensione

Bloodstained: Ritual of the Night è il titolo più recente di 505 games e Koji Igarashi. Il gioco ha fatto il suo debutto dopo una fruttuosissima campagna Kickstarter il 18 Giugno sulle principali piattaforme. Nonostante la lunga attesa, lo sviluppo del gioco non propriamente lineare, un citazionismo spinto all’opera principale di Igarashi (Symphony of the Night), il titolo non delude e ripaga le aspettative.

Un Kickstarter incredibile

L’11 Maggio 2015, visto il successo del Kickstarter di Mighty No. 9, Koji Igarashi lancia il suo progetto, stuzzicando i fan di Castlevania da troppi anni a digiuno. La reazione del pubblico è straordinaria e dimostra l’appetito e l’interesse del pubblico per il genere metroidvania, da troppo tempo senza titoli degni di nota. Da notare che l’anno precedente, lo stesso Hollow Knight aveva raggiunto risultati notevolissimi.

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Il castello più grande di Igarashi

Gran parte dell’attrattiva verso il titolo di Koji Igarashi è la promessa che, dopo aver lavorato a Symphony of the Night, questo sarebbe stato il suo più grande castello. Coloro che conoscono il genere Metroidvania ben capiranno quanto questa promessa sia importante e quanto il background dell’artista abbia pesato sulla bilancia. Nonostante il risultato sia probabilmente veritiero e Bloodstained offra il castello più grande mai ideato da Igarashi, c’è da considerare il fatto che Symphony of The Night richiedesse di essere giocato in due modi, rendendo l’esperienza di gioco ben più lunga e la sorpresa incredibile.

Una storia di richiami al passato

Come già descritto in precedenza, il titolo richiama a più riprese il gioco del 1997, a volte a mio parere spingendosi un po’ troppo nel citazionismo. La presenza di un finale negativo, dovuto alla stessa identica meccanica di Symphony of the Night, insieme alla presenza di Npc e meccaniche riprese proprio dal titolo, fa sorridere solo le persone che riconoscono le citazioni. Penso che il principale problema di questo titolo sia, per l’appunto, quello di basarsi troppo sull’originale.

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Un gameplay solido

Bloodstained ci offre un gameplay solido, con una buona varietà di armi, delle mosse speciali da eseguire con alcune di esse, un sistema di crafting e miglioramento degli oggetti. Sono presenti persino delle ricette che, se preparate e mangiate, daranno dei bonus al nostro personaggio. Gli incontri sono ben bilanciati e permettono di capire laddove si sia capitati in un’area non adatta alla nostra eroina. Combattere i mostri del castello permette non solo di salire di livello ma, cosa ben più importante, di assorbirne i poteri e usarli come propri. I frammenti (poteri utilizzabili) sono in numero abbastanza elevato da soddisfare tutti i gusti.

Un buon livello di personalizzazione della protagonista

Solitamente, la personalizzazione non rientra nelle meccaniche di gioco di un metroidvania. L’estetica dell’eroe rimane sempre quella con il passare della storia, salvo alcuni avvenimenti importanti che possano cambiarne l’aspetto. In questo titolo invece si offre un’ampia personalizzazione di abiti, accessori, capigliature e colori della protagonista. Il tutto nascosto dietro una bella quest secondaria, che introduce un npc molto ben fatto e comico.

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Le promesse non ancora realizzate e l’uscita di Hollow Knight

Ci sono altre note dolenti da portare alla luce: la prima è alcune promesse non sono state ad oggi mantenute; la seconda è la presenza sul mercato di un gioco migliore ad un prezzo decisamente inferiore. L’aggiunta di un secondo personaggio giocabile non è stata realizzata alla data di questa recensione. Anche se non dubitiamo che il team di sviluppo si dimostrerà serio e manterrà la promessa del Kickstarter, che ricordiamo non essere vincolante, questo non può che pesare negativamente sul titolo.

La seconda questione è molto più ampia ed è legata al feeling dell’opera, nel complesso più che positivo, con il suo prezzo. La presenza di Hollow Knight sul mercato, titolo ben più lungo, che offre più bossfight, aggiornamenti gratuiti e una lore decisamente meglio scritta, fa storcere il naso quando si realizza che Bloodstained costi 40 euro.

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